Sagra dell'Assunta 2023

10 - 16 Agosto

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Nel 1326 venne consacrata la “Chiesa Vecchia” di Covolo, situata tra l’argine della Piave e la canonica (presente ancora oggi). Questa subì per molti anni la dipendenza dalla parrocchia di San Zenone di Onigo di Piave, dove i Covolani dovevano recarsi per celebrare la S. Pasqua e i battesimi, fintanto che, il 17 maggio 1566, il parroco di Onigo di Piave diede il consenso per la costruzione di un battistero a Covolo.
Dall’analisi dei resti della planimetria della vecchia chiesa si intuisce che negli anni sono state aggiunte alcune parti all’edificio; mentre dalle poche testimonianze scritte pervenuteci si comprende che, a seguito di un incendio avvenuto nel 1497, la chiesa e il campanile subirono un pesante restauro.
Tutto ciò che sappiamo sulla comunità invece ci perviene dalle relazioni delle visite pastorali ad opera dei vescovi: la chiesa si manteneva grazie alle poche elemosine sufficienti a malapena a mantenere le strutture.
Mentre la comunità cresceva e le “anime da comunione” aumentavano era indispensabile adeguare l’ormai vecchia e piccola chiesa di Covolo alle necessità della parrocchia. Con questo proposito, nel 1665, ventitré capi famiglia di Covolo e Rovigo si riunirono per dar luce al desiderato progetto che mai venne realizzato per mancanza di fondi e anche a causa del conflitto che nacque tra le due frazioni di Covolo e Rovigo.
La comunità di Covolo continuò a crescere, e dalle circa 250 anime del XVI secolo si passo alle quasi 800 della seconda metà del XIX secolo. Con la chiesa ormai inadeguata alle esigenze della comunità e la Piave che ne minacciava le fondamenta, nel maggio del 1860 iniziarono i lavori per la costruzione della nuova chiesa che si conclusero circa due anni dopo con la benedizione della stessa ad opera del mons. Angelo Canonico Rampin (15 agosto 1863). I lavori di costruzione del campanile iniziarono subito dopo si conclusero con la sua inaugurazione il 15 agosto 1914.
Nel 1915 l’Italia prese parte alla Prima Guerra Mondiale che sul Piave vide una delle più dure battaglie. Covolo fu’ vittima di devastazioni e saccheggi: gli arredi sacri, le vesti e perfino l’archivio vennero distrutti. Ma il danno più grave lo subì nel 1917, quando la chiesa e il campanile appena costruiti vennero rasi al suolo. La comunità uscì dalla guerra fortemente colpita, ma con tenacia nel 1920 cominciò i lavori di ricostruzione degli edifici sacri che terminarono in quattro anni.
La chiesa di Covolo subì un ultimo forte trauma la notte del Venerdì Santo (11 Aprile 1998), quando un incendio, scatenato da un fulmine, ne bruciò parzialmente gli interni. Con l’occasione, grazie allo sforzo di tutta la comunità, si procedette ad un importante restauro di tutta la struttura.
Dal 2011 la parrocchia di Covolo non ha più un suo parroco, ma lo condivide con la vicina parrocchia di Cornuda con le quali è nata una forte collaborazione. Oggi come un tempo, e forse ancor di più, la parrocchia vive grazie alla carità dei suoi fedeli che ad essa molto tengono e molto danno.
 

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